The Next War
Fake vocals and fake vocal expressions… the next war? Finte dichiarazioni vocali ed espressioni facciali dei candidati che sembrano vere. Nuova frontiera della manipolazione?
Articolo interessante di Mark Mellmann – Leggi qui
Fake vocals and fake vocal expressions… the next war? Finte dichiarazioni vocali ed espressioni facciali dei candidati che sembrano vere. Nuova frontiera della manipolazione?
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Dal prossimo anno insegnerò presso l’Università di Torino nel corso di laurea in comunicazione pubblica e politica. Grazie al lavoro di Franca Roncarolo, Marinella Belluati e Cristopher Cepernich, il dipartimento è diventato un punto di eccellenza nella comunicazione politica. Mio compito aggiungere l’approccio del marketing politico e della consulenza politica con l’ambizione di essere i n.1 in Italia
Il 28 sarò relatore nel convegno sul futuro dei sondaggi politici organizzato da Assirm. Porterò la mia esperienza sul campo per evidenziare cosa serve a chi deve organizzare la strategia per vincere una campagna elettorale o la comunicazione durante l’attività di governo/opposizione. E lo farò con un preciso punto di partenza: i sondaggi non servono per sapere/comunicare chi vince, ma come vincere; servono a comprendere il contesto di partenza e il percorso migliore per vincere/raggiungere i propri obiettivi.
L’evento è aperto, basta registrarsi con una mail a meeting@assirmservizi.com
Una piccola curiosità, lo slogan di Corbyn era lo stesso dell’avvio del new labour di Blair.
“For the future, not the past. For the many, not the few. For trust, not betrayal. For the age of achievement, not the age of decline.” – Tony Blair, Labour Party Conference, 1996.
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Alec Ross lancia la sua candidatura a governatore del Maryland con un bel video che mostra tutto ciò che insegno ai miei studenti: partite dal perché vi candidate, e nel perché c’è la vostra biografia, la vostra esperienza personale, professionale e politica.
Buona notizia per gli elettori del Maryland, in bocca al lupo Alec!
Venerdì interverrò al Congresso Internazionale della AAPC che si terrà a Kyiv in Ucraina. Parlerò della situazione italiana, dell’ascesa delle formazione populiste e anti-establishment in Europa e della possibile risposta dei partiti “mainstream”.
È evidente che la semplice distinzione destra/sinistra non basta a descrivere il posizionamento dei partiti, così come serve una innovazione del linguaggio e delle proposte.
Su Strade aggiungo un personale punto di vista su cosa è accaduto nelle presidenziali statunitensi e sugli errori di valutazione commessi (anche da me). A differenza di molti analisi che ho letto non ritengo di avere la verità in tasca, ma credo sarebbe utile incominciare a ragionare sul futuro. Come sosteneva Napolitan si impara di più dalle sconfitte e dagli errori che dalle vittorie (a patto di voler capire aggiungo io).
(…) Qui non si tratta di problemi di campionamento, i sondaggi non dovrebbero servire a dire “chi vince” (funzione oracolo), ma a dire “come vincere” (funzione strategica). Così, occupandosi di modificare il colore degli stati nelle cartine, ci si è dimenticati di analizzare in profondità altri “stati”, vale a dire gli stati d’animo dell’elettorato. Eppure che la “pancia” dell’elettorato fosse in ebollizione era evidente e sicuramente a conoscenza del quartier generale democratico, ma la candidata non è stata in grado di parlare a quelle persone e ha prevalso la voglia di cambiamento, la voglia di far pulizia a Washington che periodicamente ritorna nella storia americana. Servivano strumenti qualitativi e non solamente quantitativi.
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